Ciao a tutti e benvenuti nel mio sito web.
Prima di tutto, per descrivere il b&b La Casa dei Carrai, devo iniziare dalla storia dell’edificio.
Infatti il b&b è un’abitazione storica di fine 800 costruita interamente in tufo, sul terreno del Parco Orsini di Pitigliano.
E poi era la casa/bottega degli artigiani che hanno costruito carri fino al 1950 e se l’ascolti, ti racconterà la sua storia…
Ho voluto chiamare il b&b con il suo nome vero, così come chiamavano la casa gli abitanti più anziani del paese, molto tempo fa.
L’idea di trasformarla in affittacamere nasce nel 2000 per la passione e la mia voglia di vivere nella Maremma Toscana.
Quindi con grande slancio, ho ristrutturato le camere, cambiato, migliorato, colorato, fino a quando la vecchia bottega è diventata un b&b.
Tutto questo è stato fatto senza cambiare l’antico profilo.
La struttura è grande, comoda, con una cucina attrezzata sempre a disposizione degli ospiti, un salone ampio, libreria, televisione e Wifi gratuito in tutti gli ambienti.
Il piccolo giardino fuori è usato per le colazioni ma anche per trascorrere un pomeriggio in chiacchiere. Gli ospiti mi dicono spesso di sentirsi come a casa, a casa di amici.
Ricordo che da bambina ero affascinata dai carrai. Il mestiere del Carraio era, fra gli “Antichi Mestieri” scomparsi, uno dei più complessi. Spesso andavo alla bottega per essere presente alla ferratura, perchè era davvero eccitante. Quando il lavoro andava bene i Carrai contenti iniziavano la festa. Gli amici portavano fiaschi di vino, le donne cesti di pane e companatico. La Bottega diventava una fraschetta e giù tutti con canzoni, storie, risate e bicchieretti. L’ingresso dell’antica Bottega, oggi è stato trasformato in b&b. Quando mi guardo intorno e vedo il salone, non mi sembra vero tutto quello che ho vissuto qui dentro. Eppure, questa è la storia della Casa dei Carrai, una casa costruita dalla famiglia “Morviducci” su un terreno che apparteneva al Parco Orsini di Pitigliano. Trasformata nel 2000 in b&b, la casa ospita gente in vacanza con la stessa intensità che usava per accogliere il lavoro degli uomini quando era una Bottega. Per mia scelta, le camere al primo piano portano il nome delle donne della famiglia dei “Carrai “… Costruita con il tufo e con la passione, questa casa se l’ascolti, ti racconta ancora la sua storia.
Storia di una sconosciuta chiesa rurale a Pitigliano – Dopo la passeggiata e il piacevole e rinfrescante bagno nella Cascata del Londini, grazie al mio amico Ercole Nucci che conosce come le sue tasche tutto il territorio, ho scoperto a Pitigliano un altro luogo che vale la pena di essere narrato, un luogo sconosciuto ai più e per questo ancora più affascinante. Per sapere come arrivare alla Cascata del Londini da Pitigliano, basta leggere l’itinerario dettagliato sul mio post precedente maremmalfemminile.
Lasciamo La Cascata del Londini alle nostre spalle e proseguiamo in avanti sul sentiero a sinistra. Ci troviamo in un ampio paesaggio dove l’acqua del fiume La Lente ci accompagna, denominato Tenuta dei Concelli, nella zona nord di Pitigliano. Come in una magia però il paesaggio intorno a noi cambia e d’improvviso si trasforma in una angusta Via Cava Etrusca, la Via Cava di Concelli.
Ancora stupiti per l’improvviso cambiamento del paesaggio intorno, alziamo gli occhi e la sorpresa diventa ancora più grande! I due lati della Via Cava di Concelli sono collegati fra loro attraverso un piccolo e arcuato ponte costruito con la tecnica muraria a “sacco” sul quale ancora alloggia, anche se parzialmente diroccata, una chiesina di campagna; la chiesa rurale di “Santa Maria di Concelli”. La Chiesina sul ponte si trova in un punto strategico e come quasi tutte le chiese rurali è a pochi metri da una sorgente d’acqua fresca dalla quale i contadini del luogo usavano dissetarsi.
La piccola chiesa di Santa Maria di Concelli è ormai inaccessibile ed il tetto è devastato da rami di alberi piombati sopra, come si vede bene nella foto. Alcuni anziani di Pitigliano mi raccontano che le piccole chiese rurali venivano mantenute in vita da famiglie contadine che operavano nella zona. Erano gruppi di persone che all’epoca si costituivano in “congregazioni”. Le chiese rurali erano consacrate e usate come luogo di ritrovo e di preghiera. Nel mese di maggio, dedicato alla Madonna, era vigente il rito del pellegrinaggio anche verso la Chiesa della Madonna di Concelli. La piccola cappella rurale costruita forse intorno al XVII sec. mantiene il suo fascino romantico nonostante l’evidente stato di rovinoso abbandono.